LA SFIDA DEI DOLCI DI NATALE: MEGLIO PANDORO O PANETTONE?

Segno concreto che il Natale è ormai alle porte è il fatto che supermercati, bar e pasticcerie si sono riempiti dei tipici dolci della nostra tradizione gastronomica delle feste: pandoro e panettone. Quale sia il più appetitoso è difficile da stabilire: dipende dai gusti. La domanda che mi sento porgere più spesso dai miei pazienti è: “Quale fa ingrassare più, pandoro o panettone?”

Vediamo insieme le caratteristiche di questi dolci squisiti:
PANETTONE

PANETTONE

Di origine milanese, secondo la leggenda fu creato casualmente da un aiutante di corte di Ludovico il Moro, Toni, da cui l’origine del nome “pane da Toni”. Questo, durante un pranzo di Natale, lo sostituì con successo al dolce previsto che si era bruciato, salvando la portata e l’onore della mensa.

Affinché lo si possa denominare Panettone, deve rispettare determinati requisiti, stabiliti per legge:

La denominazione «Panettone» è riservata al prodotto dolciario da forno a pasta morbida, ottenuto per fermentazione naturale da pasta acida, di forma a base rotonda con crosta superiore screpolata e tagliata in modo caratteristico, di struttura soffice ad alveolatura allungata e aroma tipico di lievitazione a pasta acida.

Gli INGREDIENTI OBBLIGATORI sono: farina di frumento; zucchero; uova di gallina di categoria “A” (cioè uova fresche) o tuorlo d’uovo, o entrambi, in quantità tali da garantire non meno del 4% in tuorlo; materia grassa butirrica (cioè burro), in quantità non inferiore al 16%; uvetta e scorze di agrumi canditi, in quantità non inferiore al 20%; lievito naturale costituito da pasta acida; sale.

Sono invece INGREDIENTI FACOLTATIVI: latte e derivati; miele; malto; burro di cacao; zuccheri; lievito (fino al limite dell’1%); aromi naturali e naturali identici; emulsionanti; conservante acido sorbico; conservante sorbato di potassio.

Ecco un esempio:
INGREDIENTI PANETTONE

PANDORO
pandoro

Il tipico dolce veronese deve il suo nome dalla combinazione di “pane” e “oro”, con riferimento al colore giallo che le uova conferiscono alla pasta.

Secondo il decreto legislativo la denominazione di pandoro è riservata al prodotto dolciario da forno a pasta morbida, ottenuto per fermentazione naturale da pasta acida di forma a tronco di cono con sezione a stella ottagonale e con superficie esterna non crostosa, una struttura soffice e setosa ad alveolatura minuta ed uniforme ed aroma caratteristico di burro e vaniglia.

I suoi INGREDIENTI OBBLIGATORI sono: farina di frumento; zucchero; uova di gallina di categoria “A” o tuorlo d’uovo, o entrambi, in quantità tali da garantire non meno del 4% in tuorlo; materia grassa butirrica, in quantità non inferiore al 20%; lievito naturale costituito da pasta acida; aromi di vaniglia o vanillina; sale.

Sono invece INGREDIENTI FACOLTATIVI: latte e derivati; malto; burro di cacao; zuccheri; lievito (fino al limite dell’1%); zucchero impalpabile; aromi naturali e naturali identici; emulsionanti; conservante acido sorbico; conservante sorbato di potassio

ETICHETTA PANDORO

VALORI NUTRIZIONALI A CONFRONTO
valori nutrizionali pandoro panettone INRAN

Il pandoro risulta più calorico per la maggior quantità di burro presente; il panettone ha, invece, una maggiore quantità di zuccheri semplici dovuti a canditi e uva passa.

Pertanto la scelta tra i due è da compiere unicamente secondo il proprio gusto.

E per rimanere in forma? Non è necessario rinunciare a queste golosità, consumatele però con moderazione; condivise con gli altri possono allietarvi il Natale e rappresentano la nostra tradizione. Se possibile, preferite le versioni semplici a quelle più farcite, le liste degli ingredienti più brevi e gli ingredienti genuini.

E ricordate che il momento migliore per consumare questi dolci deliziosi non è dopo un pasto luculliano, ma una fetta a colazione la mattina, quando il nostro metabolismo è più attivo. E incrementando la nostra attività fisica, verrà compensato il maggiore introito calorico. Dal momento, poi, che sono entrambi un tipico dono, se ne avete ricevuti in regalo fin troppi non abbiate fretta di finirli: centellinateli la mattina per godervi il Natale anche fino a Pasqua! Poi, penserete alla colomba!…

E voi quale preferite?
Fonti:
L’etichetta di panettone, pandoro, colomba, savoiardo, amaretto, amaretto morbido – Ministero delle Attività Produttive – Direzione generale per l’armonizzazione del mercato e la tutela dei consumatori

DECRETO 22 luglio 2005 – Disciplina della produzione e della vendita di taluni prodotti dolciari da forno

Tabelle di composizione degli alimenti – INRAN Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione

Immagini:
tervi.it – news.klikkapromo.it – pasticceriadelleantichemura.it

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