IKIGAI: la ragione per svegliarsi al mattino

IKIGAI

Da ieri ho chiuso l’ambulatorio e sono cominciate le vacanze vere.
Fatte di sole, di mare, di famiglia, di cugini, di amici… Sono i posti nei quali ho trascorso da sempre ogni mia estate, un riferimento per me, per le mie sorelle e ora per nostri bambini.
Ora riesco a rilassarmi ed elaborare tutto quello che mi ha arricchita in questi ultimi mesi. Mi rendo conto di essere una persona molto fortunata e che i sacrifici mi hanno sempre ripagata. Poco tempo fa un amico mi ha parlato dell’IKIGAI, che in Giappone è la ragione per svegliarsi al mattino. Perché, oltre agli affetti e alla professione, è altro quello che ci realizza e ci rende gli occhi luminosi.

Ma di cosa si tratta? Cos’è l’Ikigai?

Nella cultura giapponese, in particolare dell’isola di Okinawa, dove vive il maggior numero al mondo di centenari, è la ragione dell’esistenza, ciò che rende la nostra vita significativa e utile per gli altri. E’ la somma di 4 elementi. Ciò che amiamo fare, ciò che sappiamo fare bene, ciò per cui ci pagano, ciò che possiamo fare per il mondo e gli altri. L’unione di questi elementi determina la nostra PASSIONE, la PROFESSIONE, la VOCAZIONE, la MISSIONE.

Una vasta letteratura scientifica (*) raccolta studiando centinaia di migliaia di persone, indica che chi vive secondo l’Ikigai prova diversi benefici, tra cui quello di essere meno soggetto a malattie cardiovascolari ed essere più longevo. E’ un concetto personale, che include famiglia e affetti, ma non solo. È mutevole nel tempo ed ognuno lo può raggiungere, ma richiede un’attenta analisi di se stessi. Non si tratta semplicemente di cercare la felicità, ma uno scopo. In questo contesto, lo psicologo Abraham Maslow, diceva:
“Un musicista deve fare musica, un artista deve dipingere, un poeta deve scrivere se vuole essere alla fine in pace con se stesso. Ciò che un uomo può essere, egli deve essere”.

ikigai annamaria acquaviva

Ikigai

COME TROVARE L’IKIGAI?

Per trovare l’ikigai ho risposto a queste domande, che propongo anche a voi:

  1. Cosa ami fare più di ogni altra cosa?
  2. Cosa sei bravo a fare e fa’ sì che non ti pesino i sacrifici necessari per migliorarti ulteriormente (studiando o facendo esperienza)?
  3. Per quali di queste cose sei sufficientemente bravo da farti pagare e rappresenta la tua professione?
  4. In che modo puoi aiutare gli altri con quello che ami fare?

IL MIO IKIGAI

Per quanto riguarda me, amo comunicare, ridere, cantare e ballare. Sono interessata a conoscere la letteratura e tutto quello che mi circonda. Dopo le lauree in farmacia e dietistica, non mi pesa trascorrere il tempo aggiornandomi sulla salute, la nutrizione e la psicologia.
Il mio lavoro si è arricchito di esperienze negli anni: prima ero farmacista, ora dietista nutrizionista. Il mio primo lavoro è quello in ambulatorio con pazienti di tutte le età, nelle diverse condizioni; studiando la letteratura scientifica e confrontandola con l’esperienza, ho nel tempo elaborato un metodo per i miei pazienti che possa essere efficace e abbia continui aggiornamenti, per offrire con passione il meglio di cui sarei capace.

Il mio nuovo progetto

E dato che la ricerca scientifica che ho condotto mi ha insegnato che le famiglie di bambini che hanno maggiore difficoltà nell’alimentazione (sovrappeso e obesità) sono quelle che hanno una mancanza di risorse e di conoscenza della sana nutrizione, sto cercando di fare qualcosa per gli altri in questa direzione realizzando progetti benefici di educazione alimentare per i bambini e le famiglie. Vi parlerò presto del nuovo progetto che mi appassiona.
Forse non è possibile cambiare il mondo, ma provare a farlo sì.
Cosa accende il vostro sguardo, cosa vi fa svegliare la mattina?

(*) Per approfondire:
– Sumiyo Yasukaw et al. “Ikigai”, Subjective Wellbeing, as a Modifier of the Parity-Cardiovascular Mortality Association- The Japan Collaborative Cohort Study. Circ J. 2018 Apr 25;82(5):1302-1308.
– Kentaro Mori et al. Corrigendum to “Sense of life worth living (ikigai) and incident functional disability in elderly Japanese: The Tsurugaya Project” [J. Psychosom. Res. 95 (2017) 6267]. Journal of Psychosomatic Research, Volume 96, May 2017, Page 106
– Toshimasa Sone et al. Sense of Life Worth Living (Ikigai) and Mortality in Japan: Ohsaki Study, Psychosomatic Medicine. 70(6):709-715, JULY-AUGUST 2008: 
Kozo Tanno et al. Associations of ikigai as a positive psychological factor with all-cause mortality and cause-specific mortality among middle-aged and elderly Japanese people: Findings from the Japan Collaborative Cohort Study. Journal of Psychosomatic Research,Volume 67, Issue 1, July 2009, Pages 67-7 

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