ETICHETTE ALIMENTARI/1. I 6 INGREDIENTI PER RICONOSCERE UN PRODOTTO SANO

Dopo le ultime lezioni che ho tenuto in Romagna, ho ricevuto più di una richiesta di scrivere un post su questo argomento. Ecco qui dunque, che sia utile a tutti i lettori!

L’etichetta alimentare rappresenta la carta d’identità di un prodotto e per fare scelte nutrizionalmente valide e destreggiarvi tra le strategie del marketing è necessario saperla decifrare.

leggere le etichette alimentari conoscere MINISTERO SALUTE

Riconoscere un prodotto sano dall’etichetta

Il Regolamento (UE) 1169/2011, in vigore dal 13 dicembre 2014, propone nuove regole. Facilitano il consumatore nella lettura della qualità di un prodotto, a partire dalla migliore leggibilità delle informazioni. Grazie alle dimensioni minime dei caratteri, indicate nell’immagine (così potremmo finalmente lasciare a casa la lente di ingrandimento!)

La prima cosa che deve saltarvi all’occhio è la denominazione di vendita e lo stato fisico del prodotto (in polvere, ricongelato, liofilizzato, ecc..).

Prima di lasciarvi sedurre da immagini evocative di incomparabile genuinità, dovrete subito leggere la lista degli ingredienti. Sono indicati tutti quelli presenti in quantità superiore all’1% ed in ordine decrescente di peso. Quindi un prodotto è principalmente costituito dai primi componenti.
In generale, più corto è l’elenco, migliore sarà il prodotto. Ecco 6 componenti da considerare attentamente:

1 – PRODOTTI INTEGRALI.

Da dietista qual sono affermo spesso che i prodotti integrali sono da preferire a quelli raffinati. Verificate che si tratti di *vero* integrale, non di farina raffinata addizionata di crusca!
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2 – OLI E GRASSI.

Nel caso di presenza di “oli vegetali” o “grassi vegetali” sarà specificata l’origine. Ad esempio olio di palma (ricco di grassi saturi, sconsigliabile anche se indicato “non idrogenato”) o grassi idrogenati o “trans” (da evitare). Contengono acidi grassi nocivi a livello cardiovascolare. Ecco perché evitare alimenti che ne contengono, soprattutto nell’alimentazione dei bambini. Non abbassate la guardia se vi trovate in una bottega di Biologico. Questi grassi si trovano anche lì!

3 – ZUCCHERI.

L’assunzione di zuccheri semplici è da limitare. Un eccesso di essi è correlato ad un incremento del rischio di diabete, obesità e patologie correlate. Ricordate che ciascuno di questi è uno zucchero: sciroppo di glucosio-fruttosio, miele, succo di mela da concentrato, sciroppo di riso (anche riso Venere!), sciroppo d’acero, saccarosio, fruttosio, destrosio, zucchero d’uva, succo d’agave, malto, zucchero integrale. Non importa se lo abbiamo acquistato al negozio di Equo e Solidale, se riporta la dicitura “zucchero integrale” o se è reclamizzato come migliore. Potranno contenere una quantità più o meno favorevole di sali minerali e vitamine, ma hanno sempre gli stessi rischi per l’organismo.
Attenzione! Nello stesso prodotto gli zuccheri semplici possono essere presenti con nomi diversi e tra molti ingredienti. Per esempio, può comparire una combinazione di saccarosio, sciroppo di glucosio, miele. In tal modo, nonostante l’alimento sia molto zuccherino, lo zucchero potrebbe non risultare tra i primi ingredienti. Potrà essere facilmente identificabile dalla tabella nutrizionale. etichette alimentari, nutrizionali, zucchero, merendine

4 – ADDITIVI.

Tra gli ingredienti potrebbero esserci additivi aggiunti al cibo per migliorarne tempo di conservazione, aspetto e sapore.
La lettera E indica che l’additivo in questione è permesso in tutti i Paesi dell’Unione Europea. Il numero che segue ne definisce la categoria di appartenenza. Coloranti (da E100 ad E199 ), conservanti (da E200 ad E299), antiossidanti (da E300 ad E322), correttori di acidità (da E325 ad E385), addensanti, emulsionanti e stabilizzanti (da E400 ad E495) e aromatizzanti (aromi: artificiali o naturali come aceto, limone, zucchero e derivati, alcol, olio e sale).

Attenzione però, che il produttore può affiancare agli additivi registrati con la sigla europea altri additivi scritti con il loro nome per esteso senza la lettera E, che così danno senz’altro meno nell’occhio…

Considerate che spesso l’uso massiccio di additivi sottolinea la scarsa qualità dell’alimento; in molti casi queste sostanze vengono usate per mascherare l’assenza di alcuni ingredienti troppo costosi o per compensare la scarsa qualità delle materie prime.

5 – SALE.

La nuova legislazione rende obbligatorio specificare la presenza di sale, piuttosto che quella di di sodio. Valutate che sia presente il meno possibile.

6 – ALLERGENI.

Qualora tra gli ingredienti siano presenti allergeni, dovranno essere evidenziati. E’ una fondamentale attenzione per gli allergici.
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