Bambini: come convincerli ad assaggiare nuovi alimenti?

Tante mie pazienti mamme mi chiedono in ambulatorio come favorire nei bambini il gradimento del sapore del cibo. Come dietista nutrizionista vi riporto a questo proposito questo studio molto interessante condotto dai ricercatori del Monell Center di Philadelphia. Secondo quando hanno appreso, infatti, i bambini percepirebbero i sapori già dall’utero materno. Infatti, grazie alle sensazioni e agli enzimi del cibo che viaggiano attraverso il flusso sanguigno della mamma, loro potrebbero avere le prime esperienze degustative fin dal terzo trimestre di gravidanza.

L’importanza del latte materno per i bambini

bambini

Allattamento

Il latte materno modifica il suo sapore in base a ciò che mangia la mamma. Le spezie, i cibi molto saporiti e i dolci sono in grado di modificare in maniera piuttosto significativa il gusto del latte. Durante l’allattamento, quindi, i neonati sperimentano una vasta gamma di sapori. Tony Armul, portavoce per dell’Accademia di Nutrizione e Dietetica, consiglia alle neo-mamme di variare più possibile la loro alimentazione. Questo permette ai loro bambini di assaggiare il latte materno nelle diverse sfumature di sapore, ciò li renderebbe più propensi all’assaggio di alimenti nuovi dallo svezzamento in poi. Inoltre, una sana alimentazione materna contribuisce alla produzione di latte ricco e più completo, che offre al bimbo più nutrienti e vitamine.
Sempre secondo Armul, molte mamme si fanno intimidire da episodi di pianto e “coliche” del loro piccolo, che imputano a qualcosa che hanno mangiato e che ha contaminato il latte. L’esperto rassicura da questo punto di vista e fa presente che i bambini piccoli piangono spesso e per svariati motivi. Non sempre il pianto serale è indice che il latte materno contenga sostanze che gli hanno provocato disturbi digestivi.

Come svezzare correttamente i bambini

Il problema si pone, comunque, al momento dello svezzamento. Molti bambini mostrano diffidenza, addirittura paura o disgusto nei confronti di certi alimenti. Armul sostiene che questo atteggiamento non significa necessariamente che al bimbo non piaccia quell’alimento ma potrebbe dipendere anche da altre sensazioni. Il consiglio, in questo caso, è riproporre l’assaggio in un altro momento, in un’altra situazione.
Inoltre, è importante fare in modo che il momento del pasto sia sereno e rilassato, una parentesi gradevole da condividere con i genitori. Se il bambino rifiuta un alimento, va proposto nuovamente, magari nei giorni successivi. Questo fino a quando il piccolo accetterà l’assaggio. Man mano che il bambino accetta nuovi alimenti, è importante presentargli nuovi piatti, dal gusto e profumo diversi. Si consiglia comunque di evitare i sapori eccessivamente forti, ad esempio troppo salati o piccanti.

Fonte

http://www.monell.org/research/nutrition_and_appetite
Mennella JA, Bobowski NK. The sweetness and bitterness of childhood: Insights from basic research on taste preferences. Physiol Behav. 2015 Dec 1;152(Pt B):502-7.

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