Il meccanismo del sonno
Nell’articolo precedente (clicca qui se l’hai perso!) vi ho anticipato uno degli argomenti che tratterò nel mio prossimo libro, che fa parte dei cinque pilastri del mio metodo scientifico: il “Sonno” e i disturbi legati alla sua carenza.
Oggi affronterò con voi un altro aspetto di questo argomento vastissimo: il Meccanismo del Sonno.
L’alternanza fra sonno e veglia è regolata da due sistemi biologici che funzionano in parallelo: il ritmo circadiano e l’omeostasi sonno/veglia.
Il ritmo circadiano è il nostro orologio biologico interno. In condizioni normali ci segnala quando siamo pronti per dormire. L’orologio biologico è attivato da segnali come la luce del giorno (ci sentiamo vigili) e l’oscurità (ci sentiamo assonnati), grazie all’ormone chiamato melatonina. Può anche essere attivato da luce artificiale brillante o da stimolanti come la caffeina, che ci fanno sentire svegli anche se è notte.
L’omeostasi sonno/veglia funziona come una clessidra. Dal momento della sveglia, infatti, determinate molecole chiamate “ipnogeniche”, cioè che inducono il sonno, si accumulano, come i granelli di sabbia della clessidra. Maggiore è il tempo trascorso da svegli, più molecole ipnogeniche si liberano, più sarà necessario il sonno. Quando finalmente dormiamo, si gira la clessidra: le molecole ipnogeniche vengono smaltite e al risveglio si ricomincerà a produrle. Per questo motivo chi ha dormito troppo durante il giorno avrà poco sonno durante la notte.
Ma quali sono le molecole che regolano i cicli del sonno?
Si tratta di sostanze chimiche stimolate dalla luce o dall’oscurità. Tra queste ci sono:
L’adenosina: è un neurotrasmettitore che si accumula gradualmente nel cervello durante il giorno e ad alte concentrazioni ci fa venire sonno la notte. La caffeina contenuta nel caffè e in altre bevande può tenerci svegli poiché blocca i recettori cerebrali per l’adenosina.
La melatonina: è un ormone rilasciato dal cervello quando è buio: viaggia verso le cellule per “dire” al corpo di dormire. La luce solare o l’esposizione alla luce artificiale inibisce la produzione di melatonina e aumenta il rilascio di cortisolo, che invece ci sveglia. Infatti, se siamo esposti a troppa luce artificiale (come la luce blu emessa da smartphone o televisori) a tarda notte, potrebbe essere rilasciata meno melatonina rendendo più difficile addormentarsi.
La serotonina: la sostanza chimica del “benessere” del corpo, è un neurotrasmettitore associato sia al sonno che alla veglia. Il cervello la rilascia durante il giorno, ma la utilizza anche per formare la melatonina durante la notte. Anche l’alimentazione può favorire la sua presenza nel nostro corpo.
Noradrenalina, adrenalina, istamina e cortisolo sono invece gli ormoni che contrastano il sonno. Sono secreti in risposta allo stress e fanno sì che il corpo sia sveglio e vigile. Se si sperimenta uno stress prolungato o cronico, il corpo rilascia l’ormone adrenocorticotropo (ACTH), che a sua volta rilascia cortisolo.
Vi aspetto nei prossimi articoli per altri argomenti che riguardano il sonno e tutte le sue sfaccettature!
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